IL PONTE DI CORLEONE E’ ORMAI ABBANDONATO AL SUO DESTINO
Che il ponte di Corleone non è in cima delle priorità è ormai noto : infatti non solo il Comune ha perso i finanziamenti per il raddoppio ma da ben 2 anni il ponte non è più monitorato e controllato.
Ormai sembra che gli “ amministratori” comunali non solo non siano più interessati al suo futuro ma neanche alla sua sorte.
Dopo la notizia che i finanziamenti per il raddoppio del ponte erano stati persi , il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando correttamente chiese chiarimenti al sindaco.
Orlando a sua volta si è rivolto all’assessore per avere notizie sull’attuale situazione ,sia del ponte Corleone che su quello di via Oreto.
L’assessore ha chiesto allora chiarimenti ai suoi dirigenti.
La risposta del dirigente del settore Infrastrutture del Comune di Palermo è stata ….”agghiacciante” :
“Al fine di sgombrare il campo da ogni dubbio si rappresenta che non è possibile dare alcuna rassicurazione in ordine alla ricezione delle attività previste dalle “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti” emanate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici .
Ciò posto val la pena rappresentare che, nel tempo, ogni tentativo di avviare attività che avesse come obiettivo il censimento ed il monitoraggio delle infrastrutture stradali ed in particolare le strutture da ponte è stata vana.
Il progressivo svuotamento delle professionalità presenti nel servizio o nella struttura tecnica viene evidenziata con forza dalla constatazione che, ad esempio, la relazione per la valutazione della sicurezza del ponte Corleone redatta ormai circa due anni fa, e quindi ormai da aggiornare, è stata redatta da un team di tre funzionari tecnici di cui due ormai posti in quiescenza ed uno dimissionario, a seguito di assunzione presso altro ente”.
In parole povere da più di due anni il ponte di Corleone, come anche gli altri ponti cittadini, non sono più controllati.
Perche?:
La risposta del dirigente è chiara :
“Il Comune non ha né il personale né i fondi per controllare e valutare la sicurezza dei ponti della città, compreso quello al centro di mille attenzioni: il ponte Corleone sulla circonvallazione.”
Visto che il ponte non è più controllato da nessuno , per evitare cedimenti o crolli è stato fissato il limite di velocità a 30 chilometri orari e un carico massimo di peso a 1,1 tonnellate.
Peccato che non c’è nemmeno un cartello che avvisa i camionisti sul limite di peso .
Ma anche se ci fossero i cartelli non c’è nessuno che potrebbe controllare il rispetto di queste limitazioni.
Per la manutenzione l’Amministrazione aveva in bilancio solo….1 milione di euro che però non sono più disponibili ( sembra che siano stati dirottati per altre spese).
Al Comune le priorità sono altre………..
COMPLIMENTI !!!!!!
Si chieda al Prefetto di chiudere il ponte perché pericoloso. Quando scoppierà il caos, vedremo se il modello Genova sarà applicato anche al Sud !!
Nessuno si assumerebbe mai questa responsabilità. Da quel ponte dipende tutta la città e la provincia, quindi si tira avanti sperando che nessuno ci rimetta la vita. Quando il danno sarà fatto, la procedura sarà diversa, lo abbiamo visto tante volte. Se non c’è emergenza non si muove nulla. Genova è il caso più clamoroso, ma non certo l’ultimo.
Questo è un discorso molto generale. Basta vedere tutti i pronti crollati fino ad ora, inclusi gli ultimi dopo il recente alluvione in Piemonte. Tutti a rischio, tutti i noti, ma finché non crollano…non si interviene.
Il che significa che, al di la delle passerelle elettorali, i fatti di Genova no hanno insegnato niente. Vuol dire che, con animo rassegnato, tipicamente italiano, aspetteremo la tragedia, i pianti e le conseguenti passerelle politiche, per, forse venire a capo di una tragedia annunciata e trascurata. Spero tanto di sbagliarmi.
Mentre non c’è nemmeno un euro per monitorare i ponti Corleone e Oreto, che si trovano da tempo in precarie condizioni, il Comune stanzia 20.000 euro (più IVA ) per la stampa di 500 copie e la promozione di una pubblicazione/catalogo sulla Street art a Palermo.
Come si vede le priorità dei nostri “ amministratori” sono altri .
Ho letto l’articolo che in finale recita così: “La spesa massima prevista, pari a 20.000 euro oltre Iva per la pubblicazione di 500 copie e la relativa promozione, TROVA COPERTURA NELL’INTROITO DELLA TASSA DI SOGGIORNO”.
Mi sa che i soldi che provengono da questa tassa sono vincolati alla promozione turistica, non possono essere dirottati verso altre finalità, per legge, quindi per disposizione inderogabile da parte del Comune.
Ahi, stavolta hai preso un abbaglio. Magari l’iter e le fonti di finanziamento per stampare un libro siano le stesse che per progetti da decine di milioni.
No Peppe , quì si parla semplicemente di un monitoraggio periodico.
Non lo dico io ma il dirigente del settore Infrastrutture del Comune di Palermo
“Il Comune non ha né il personale né i fondi per controllare e valutare la sicurezza dei ponti della città, compreso quello al centro di mille attenzioni: il ponte Corleone sulla circonvallazione.”
Per la manutenzione l’Amministrazione aveva in bilancio solo….1 milione di euro che però non sono più disponibili